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La eSIM sbarca in Italia: cos’è e come funziona la SIM virtuale

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La eSIM sbarca in Italia: cos’è e come funziona la SIM virtuale

Sono nate Standard, sono diventate Micro e, infine, Nano. Il mondo delle Sim telefoniche ha visto diminuire progressivamente le proprie dimensioni fisiche fino ad arrivare al 2012, anno in cui fu scelto l’ultimo standard attualmente disponibile sul mercato, le minuscole Nano-Sim realizzate da Apple in collaborazione con l’operatore France Telecom. L’obbiettivo principale è sempre stato uno e comune: rosicchiare centimetri su centimetri allo spazio occupato dal carrello della Sim per destinarli a qualsiasi altro componente hardware interno che possa generare valore per il consumatore, scheda madre, memorie e batteria in primis.
Il futuro: le eSim

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Evoluzione della SIM

In un mondo sempre più hi-tech la direzione intrapresa è quella di far scomparire le Sim fisiche. Si tratta di dati che ormai possono viaggiare senza un supporto fisico così ingombrante, sfruttando un piccolissimo chip integrato nei dispositivi di ultima generazione che può dialogare con la rete GSM e 3G. Da qui nascono le eSIM, dette anche Sim virtuali, utilizzate per la prima volta da Apple negli iPad americani e inserite sul Gear S2 Classic 3G di Samsung al debutto in Italia per il listino Tim (399,90 euro).
I vantaggi per i produttori

Sono due i principali vantaggi per i produttori di telefonia. Il primo riguarda il design, che nel caso di smartphone unibody (impossibili da aprire) risulta “compromesso” dal carrellino estraibile a scomparsa posizionato su uno dei due bordi laterali. Il secondo vantaggio è tutto in termini di dimensioni, con un chip integrato che può essere posizionato in una parte strategica dello smartphone per dare priorità ai componenti interni.

La vera rivoluzione coinvolgerà però smartwatch, smartband, elettrodomestici e tutti quei prodotti che negli ultimi anni stanno provando a diventare hi-tech ma che per essere smart dovranno collegarsi a una rete internet. Le eSim rappresentano una soluzione realizzabile nell’attuale panorama mobile, lo smartwatch di Samsung è solo il primo di una lunga serie in arrivo.
I vantaggi per gli operatori

Tanti, tantissimi i vantaggi per gli operatori di telefonia che spingono per l’utilizzo di eSim. In prima battuta c’è da considerare la flessibilità nel cambiare operatore, la tariffa, la vecchia Sim rovinata e il numero di telefono senza dover obbligare l’utente a recarsi presso un negozio fisico. Il rischio che diminuiscano gli shop Tim, Vodafone, 3 Italia e Wind in favore di un sito Web tutto-fare è fondato ma in un mercato come quello italiano è veramente difficile fare pronostici.

In seconda battuta, più dispositivi connessi rappresentano una possibilità di business per gli operatori che potrebbero così fornire nuovi piani tariffari dedicati a smartwatch o, eventualmente, estendere quelli principali legati allo smartphone.

Tratto da http://www.cellulare-magazine.it